Dispositivo per la presa d’impronta diretta fuori carico e in carico

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WINDY è un innovativo dispositivo per la realizzazione del vuoto controllato.
Semplicità e versatilità sono state coniugate alla genialità dell’effetto Venturi, ottenuto attraverso un semplice collegamento del dispositivo WINDY all’impianto pneumatico del riunito Podologico o a un compressore.
Permette di eseguire comodamente dalla postazione di lavoro, qualsiasi tecnica di termoformatura diretta fuori carico sul piede del paziente, o, in carico, se collegato a sacche per impronta tipo WBag. La semplicità, la velocità di costruzione di una ortesi plantare anatomicamente perfetta, personalizzata, fedele, rapida ed economica, sono gli obiettivi che WINDY consente di raggiungere in pochissimi minuti.

 

ACCESSORI INCLUSI IN WINDY

 

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Gli accessori disponibili e inclusi nella confezione del WINDY (dispositivo per la realizzazione del vuoto controllato) sono:

  • Tubo e raccordi per connessione aria compressa
  • Fascia chiusura ermetica
  • Tubo estrusione aria
  • Sacchetti in plastica
  • Calze igieniche monouso
  • Calzini protettivi in silicone

Sacca per impronta WBAG non inclusa

VANTAGGI

  • Pensile, di dimensioni ridotte e trasportabile
  • Velocità di collegamento e scollegamento
  • Semplifica l’attività di costruzione del plantare biomeccanico
  • Abbatte sensibilmente i tempi di lavorazione
  • Contribuisce alla riduzione dei costi di gestione e stoccaggio dell’ambulatorio in quanto esclude l’impiego di schiume fenoliche, bende gessate, gesso, ecc.
  • Contribuisce ad aumentare la pulizia ambientale sia in studio che in laboratorio.
  • Gratifica e valorizza le conoscenze professionali dell’ortesista con riscontro immediato sul paziente
  • Basso investimento con un alto potere di rendimento

 

METODI DI UTILIZZO

 

  • A1 A2 A3
  • SCELTA E PREPARAZIONE DEL MATERIALE DI BASE
  • B
  • RISCALDAMENTO MATERIALE
  • C1 C2
  • INIZIO TERMOMODELLAZIONE DIRETTA
  • D1 D2
  • RIFINITURA BASE E ALLESTIMENTO
  • E
  • ALLESTIMENTO E RIVESTIMENTO BASE
  • F1 F2 F3
  • RIFINITURA ORTESI

 

IMPRONTA FUORI CARICO “STEP BY STEP”

 

 

Interagendo con il paziente comodamente seduto sulla poltrona, l’ortesista azionerà il pedale WINDY per aspirare l’aria contenuta nella busta, controllando direttamente il flusso di aspirazione in funzione della forza esercitata su di esso, così da ottenere una termoformatura diretta sul “piede in neutra” o in qualsiasi altra condizione biomeccanica del piede, ritenuta dall’operatore più congeniale all’obiettivo prefissato.
La reimmissione di aria all’interno del sacchetto avviene automaticamente con il rilascio del pedale, così da consentire all’operatore piccoli aggiustamenti e/o modifiche durante l’esecuzione della tecnica.

L’operatore realizzerà l’ortesi avvalendosi di:

  • Basi pretagliate termoformabili (meglio se in Resina con uno o più strati di spessore e durezza variabile)
  • Modelli Ortesici Termoformabili pretagliati e assemblati
  • Modelli Ortesici Termoformabili pretagliati da assemblare

 

 

IMPRONTA IN CARICO “STEP BY STEP”

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Interagendo direttamente con il paziente, che rimarrà partecipe fino alla realizzazione dell’impronta finale, l’ortesista potrà intervenire modellando e modificando direttamente l’impronta di base senza nessun limite temporale. Intervenendo con tranquillità su un piede alla volta realizzerà l’impronta definitiva più idonea alla costruzione di una corretta ortesi plantare. In fase di lavorazione, potranno inoltre essere realizzati scarichi e/o aggiunti elementi, con un immediato riscontro di efficacia ed efficienza sul paziente. Ottenuta e fissata l’impronta definitiva, l’operatore, utilizzando una Base pretagliata e preriscaldata, realizzerà l’ortesi avvalendosi direttamente del paziente che la modellerà con il proprio peso.

Al fine di evitare ulteriori allestimenti post termoformatura dell’ortesi, possono venire impiegati anche:

  • Modelli Ortesici Termoformabili pretagliati e assemblati
  • Modelli Ortesici Termoformabili pretagliati da assemblare

QUANDO LA SCELTA DELL’ORTESISTA
RICHIEDE L’IMPIEGO DI MATERIALI PARTICOLARMENTE RIGIDI.

Gli attacchi rapidi e le valvole di ritenzione presenti su entrambi i dispositivi, consentono la disconnessione della sacca WBag dal Dispositivo Windy per lo spostamento in laboratorio, senza alterare minimamente il risultato dell’impronta ottenuta. Sfruttando l’impronta di base definitiva, basterà effettuare una colata in gesso al suo interno per ottenere dei positivi già definiti, che, senza alcun tipo di lavorazione ulteriore, potranno essere utilizzati per termoformare l’ortesi plantare direttamente su calco (es: ortesi in lamina rigida).

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È un sistema facile, rapido ed economico per la presa d’impronta diretta in carico utilizzando i più comuni materiali termoformabili. Attraverso un semplice collegamento del Dispositivo WINDY a una o a due sacche per impronta WBag, sarà possibile controllare la gestione dei flussi di immissione ed estrazione dell’aria nella sacca, ottenendo delle densità variabili
elasto-plastiche, attraverso le quali, l’ortesista potrà comodamente modellare e correggere l’impronta secondo le necessità
terapeutiche del caso, per poi fissarla definitivamente attraverso l’estrazione totale dell’aria residuale al suo interno.

VANTAGGI

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  • Definizione di un’impronta fedele ed avvolgente
  • Possibilità di intervenire su un piede alla volta senza alcun vincolo temporale
  • Possibilità di impiego di una vasta gamma di materiali termoformabili
  • Abbattimento dei tempi di lavorazione
  • Riscontro immediato dei benefici sul paziente.
  • Abbattimento dei costi di approvvigionamento di materiali per impronta
  • Eliminazione degli ingombri di stoccaggio materiale
  • Massima pulizia ambientale sia in studio che in laboratorio
  • Basso investimento con un alto potere di rendimento

Ogni sacca per impronta WBag, è realizzata in materiale siliconico resistente, soffice e sottile, in grado di sostenere le forza di spinta e di riprodurre con estrema fedeltà l’impronta podalica, anche grazie alle speciali microsfere contenute al suo interno. Oltre a riprodurre fedelmente la morfologia del piede, consente di ottenere brillanti risultati terapeutici nella ripartizione dei carichi, grazie alla modulabilità delle correzioni apportabili in fase di realizzazione dell’impronta che permettono nell’immediato la riduzione del deficit biomeccanico e/o posturale, anche attraverso l’aggiunta di elementi correttivi e/o la realizzazione di scarichi diretti sull’impronta.

Al fine di evitare ulteriori allestimenti post termoformatura dell’ortesi, possono venire impiegati anche:

  • Modelli Ortesici Termoformabili pretagliati e assemblati
  • Modelli Ortesici Termoformabili pretagliati da assemblare

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QUANDO LA SCELTA DELL’ORTESISTA
RICHIEDE L’IMPIEGO DI MATERIALI PARTICOLARMENTE RIGIDI.

Gli attacchi rapidi e le valvole di ritenzione presenti su entrambi i dispositivi, consentono la disconnessione della sacca WBag dal Dispositivo Windy per lo spostamento in laboratorio, senza alterare minimamente il risultato dell’impronta ottenuta. Sfruttando l’impronta di base definitiva, basterà effettuare una colata in gesso al suo interno per ottenere dei positivi già definiti, che, senza alcun tipo di lavorazione ulteriore, potranno essere utilizzati per termoformare l’ortesi plantare direttamente su calco (es: ortesi in lamina rigida).

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FAQ - Domande Frequenti

É difficile utilizzare Windy nella presa d’impronta fuori carico?

Assolutamente no. Una volta applicato il tubo di estrusione dell’aria all’interno del calzino igienico monouso, ogni successivo passaggio verrà svolto con entrambe le mani libere per poter comodamente lavorare.

Non ho un compressore, posso utilizzare Windy?

No. Windy sfrutta l'energia dell'aria compressa, di un qualsiasi compressore alimentante il proprio riunito podologico o utilizzato in un laboratorio di ortesi plantari

Si possono usare tutti i materiali?

No. Windy é stato pensato per lavorare al meglio con resine di spessori ridotti.  Non è   adatto per l’impiego di materiali in eva o in polipropilene. Qualora questa sia l’esigenza dell’operatore, Windy offre la possibilità di ricavare un positivo in gesso già definito, per colata diretta sull’impronta ottenuta fuori carico.

Come posso gestire la durezza del plantare con i materiali indicati?

Si possono utilizzare uno o più strati di resine di diversi shore e diversi spessori, preventivamente assemblati  fatti aderire in successione durante la modellazione diretta.

Posso applicare elementi correttivi sul plantare in resina?

Si. Nel caso non vengano impiegati dei MOT ( modelli ortesici termoformabili) è possibile con le forbici ritagliare degli scarichi selettivi. Goccie e barre retrocapitate possono essere aggiunte una volta dopo ottenuta l'impronta.
Tacchetti stabilizzatori possono essere scaldati ed incollati direttamente sull'anima del plantare.
É possibile scaldare con la pistola termica solo la zona voluta , e modificare l'impronta a mano; per esempio per alzare o abbassare la volta plantare, plantarflettere un primo raggio o applicare una goccia vuota sulla resina.

Dal modello ottenuto fuori carico con Windy, come è ' possibile ricavare un calco in gesso per l'impiego di materiali più rigidi o più spessi?

Basterà ritagliare abbondantemente il materiale di base, preferibilmente in resina sottile, in modo che i bordi laterali del modello riescano a contenere una colata di gesso. In questo caso, prima della colata, applicare all'interno del modello uno strato di pellicola che aiuterà a isolare e a preservare l’impronta/modello da eventuali deterioramenti

Quando e come si applicano i rivestimenti?

Il sistema riunisce in un unico momento due fasi operative  di costruzione di un ortesi plantare: presa d'impronta, modellazione. Il modello così ottenuto, una volta rifinito,  può essere già considerato un plantare finito, oppure, sulla base delle esigenze terapeutiche del caso e dell'esperienza clinica dell'operatore, può essere integrato con qualsiasi elemento e rivestimento verrà ritenuto opportuno e valido. Durante la rifinitura occorre porre particolare attenzione a non danneggiare il modello irreversibilmente.

Qual è la funzione del calzino monouso?

Non è da confondere con una banale vestizione del piede! L'applicazione del materiale di base, solitamente in resina,  avviene direttamente sul calzino monouso aumentando l’aderenza e la stabilità del materiale sul piede durante la lavorazione. Inoltre è possibile disegnare sopra di esso con una matita dermografica i punti di riferimento, come scarichi selettivi o basi delle teste metatarsali, che al termine della modellazione, rimarranno impressi sul materiale di base, indicando con precisione dove dovranno essere applicati gli elementi correttivi desiderati.

Il materiale di base caldo a contato con il piede del paziente può arrecare fastidi o scottature?

I calzini di protezione in silicone in dotazione nel Kit, oltre ad offrire lo spazio di compensazione per l’espansione dei tessuti molli, hanno il compito di isolare qualsiasi effetto termico indesiderato.

Il contenuto del KIT è sufficiente per eseguire la tecnica completa?

Si. Insieme al pedale Windy, oltre al tubo e ai raccordi per la connessione all’aria compressa, vengono forniti, i sacchetti in plastica del vuoto, la fascia di chiusura ermetica, calzini igienici monouso, il tubo di estrusione dell’aria e i calzini protettivi  in silicone.

Il riscaldamento del materiale prevede particolari accorgimenti?

La cosa più importante è raggiungere una temperatura ottimale di modellazione del materiale. Il riscaldamento può avvenire con qualsiasi dispositivo già a disposizione dell'operatore. Certo è che il diffusore termico di aria calda, accostato al sistema Windy,  rappresenta la soluzione più economica e più pratica per chi, non in possesso di altro, vuole approcciare alla tecnica.

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